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Business Manager: lo strumento per il marketing di Facebook

Vorresti uno strumento capace di raccogliere tutte le attività di business che conduci sulla tua piattaforma? Ecco la soluzione: Business Manager.

Nel 2015 è arrivato in Italia lo strumento Business Manager, ciò significa che tutti quelli che avevano un account creato esclusivamente per gestire la pubblicità su Facebook, privo di informazioni, nome e foto profilo, sono stati obbligati ad aprirsi un Business Manager.

Si tratta di un tool professionale di Facebook Marketing, un gestionale, un ombrello sotto il quale sotto il quale vengono raccolte tutte le attività e entità per chiunque voglia utilizzare Facebook come uno strumento per il proprio business.

Questo strumento gestisce infatti: pagine, pixel, account pubblicitari, metodi di pagamento, account Instagram, persone, e molto altro ancora. Quindi, stiamo parlando di un grande “contenitore” in cui tutto viene raccolto e gestito al suo interno.

Di fronte a questa novità introdotta dal giovane Mark Zuckerberg, le aziende si trovano di fronte ad una “strada spianata” e ad un’organizzazione più semplice del loro lavoro; pensiamo a tutte le agenzie che dovevano gestire profili, pagine e account pubblicitari di diversi social network (come Facebook e Instagram) dal proprio account personale.

Oppure commentare, condividere, e agire a nome di terzi: Business Manager nasce per risolvere tutti questi problemi centralizzando tutte le attività che l’azienda deve gestire in unico ambiente.

A questo punto sorge spontanea la domanda: per chi è diventato fondamentale il Business Manager? Fino a qualche tempo lo strumento era consigliato a:

  • Agenzie che gestiscono più account pubblicitari e pagine;
  • Brand che gestiscono più account pubblicitari e pagine;
  • Brand che vendono online

In base a questa classificazione possiamo dedurre che le piccole aziende, come anche quelle più grandi e complesse, che avevano solamente una pagina da gestire, potevano benissimo evitare di implementare questo tool. Ma è anche scontato come, grazie a quest’ultimo, la gestione degli accessi e dei vari strumenti è più sicura, centralizzata e professionale.
Con il tempo poi è avvenuto un accentramento totale di tutti gli strumenti per fare marketing su Facebook all’interno del Business Manager.


Vantaggi e svantaggi di Business Manager

Da questo accentramento delle attività grazie al Business Manager, si sono ottenuti numerosi vantaggi per   le aziende che lo utilizzano; eccone alcuni dei più significativi:

  1. Possibilità di gestire tutti gli accessi da un’unica interfaccia;
  2. Possibilità di condividere video e pubblici personalizzati tra le pagine;
  3. Divisione delle attività professionali da quelle personali (questo significa avere la possibilità di poter aggiungere le aziende nella gestione delle attività ma anche la possibilità di aggiungere altre persone al proprio Business Manager attraverso l’email);
  4. Creare più account pubblicitari e pagine con semplicità.

Come tutti i cambiamenti, questi portano elementi positivi di innovazione e semplificazione ma anche la necessità di adattarsi a qualcosa di sconosciuto, che potrebbe anche portare con sé alcuni aspetti negativi. Infatti, possiamo parlare di alcuni svantaggi nell’utilizzo di Business Manager quando si conducono le diverse attività aziendali:

  1. I Bug, siccome siamo di fronte ad un elemento nuovo con il quale la piattaforma si deve confrontare;
  2. Il set-up iniziale, il quale risulta piuttosto noioso ma indispensabile. Questo strumento deve essere installato da un soggetto interno all’azienda e che continuerà ad avere un ruolo all’interno di essa;
  3. Impossibilità di rimuovere gli account pubblicitari in quanto, una volta aggiunti al Business Manager, non possono più essere rimossi;
  4. La lenta procedura per eliminare pagine aggiunte;
  5. Impossibilità di commentare le recensioni una volta aggiunto il Business Manager;
  6. L’usabilità: Business Manager non è così semplice e funzionale da utilizzare, occorre comprenderlo e studiarlo prima di iniziare ad utilizzarlo.

Nonostante gli elementi svantaggiosi, non è da escludere che questo elemento gestionale diventi assolutamente indispensabile per chiunque voglia gestire pagine e account Facebook; già alcuni utenti infatti iniziano a notare per gli account pubblicitari gestiti “personalmente” (creati da loro stessi o da altre persone direttamente) l’inclusione in un nuovo Business Manager che compare con il nome dell’azienda e del suo utente.

Tirando le somme da tutto questo, per chi lavora con Facebook e quindi parliamo di agenzie e professionisti, Business Manager è davvero fondamentale e fa la differenza tra chi fa questo mestiere in modo amatoriale e chi no. Infatti, il vero professionista che vuole fare Facebook Marketing seriamente non può farne a meno, in quanto è lo strumento professionale per richiedere accesso e gestire i vari asset del cliente.

Proprio per questo motivo, il consiglio è quello familiarizzare con il Business Manager così da conoscere i vantaggi che offre questo prezioso servizio.

Coronavirus: suggerimenti per i social media

Ti sei chiesto come sia giusto comportarsi sui social in una situazione di emergenza? Parlando del Coronavirus che sta colpendo il nostro Paese, pensi di essere d’aiuto con la tua attività mediatica? O c’è qualcosa che potresti migliorare o evitare?

Siamo nel mese di febbraio quando irrompe la notizia del primo caso di Coronavirus in Italia: il panico e le domande iniziano a presentarsi. Il riversarsi di notizie dei Tg, dei giornali e, soprattutto dei social media, è incontrollabile. Si parla di un contagio partito da Codogno, nella provincia di Lodi, che finirà per estendersi poi in tutta Italia con un numero di pazienti positivi al virus esponenziale. Fino ad arrivare a oggi, metà di marzo, con l’Italia dichiarata “zona rossa”. Tante sono le norme, le direttive, i consigli e le precauzioni prese dal governo per contenere il virus; tra le principali e più scontate: lavarsi spesso le mani, evitare i luoghi affollati, non toccarsi occhi e viso e rimanere il più possibile in casa. Ma, in questa prospettiva di emergenza, come si possono e devono comportare le aziende con le loro attività condotte sui Social media soprattutto per quanto riguarda la pubblicazione dei contenuti?

I vincoli imposti dal Governo italiano ci consigliano di ridurre la nostra vita sociale e sconvolgere i ritmi quotidiani rimanendo a casa, magari davanti alla tv e ai social media. A questo proposito, questi ultimi, giocano un ruolo importantissimo. Infatti, durante questo periodo di “quarantena” siamo chiamati a rivedere l’attività mediatica dei nostri canali.

Le attività e le aziende devono muoversi in questa direzione: avere un comportamento responsabile e rispettoso del momento che stiamo vivendo, evitando allarmismi e senza uscire del tutto dalla scena, ricordando di essere vicini ai consumatori e ai cittadini.

Per la prima volta, il nostro paese si sta confrontando con un cambiamento catastrofico in cui deve comunque saper gestire l’emergenza. È in questo scenario mutato che le aziende devono saper comunicare nel modo adeguato. A questo punto ci troviamo di fronte a un bivio: o restiamo tutti soli o ci diamo una mano a vicenda restando umani e facendo l’interesse della nostra attività economica; tenendo anche in considerazione la realtà sociale e l’importanza dell’educazione alla cittadinanza e alla salute del nostro Bel Paese.

Così, in questa situazione di allarme, dobbiamo entrare in una modalità straordinaria di comunicazione attraverso i media, rivedendo i nostri piani aziendali e cercando di capire quali siano le priorità del momento. Molto importante è anche il tono di voce che utilizziamo nei contenuti che scegliamo di pubblicare. In questa emergenza Coronavirus, quindi, come dobbiamo comportarci sui Social con la nostra attività?

1. Rielaborare il piano editoriale

Il primo elemento da valutare è proprio il piano editoriale, cioè il nostro programma pensato giornalmente, settimanale o mensilmente, per quanto riguardo la pubblicazione dei nostri contenuti. Certamente, dobbiamo continuare a essere presenti con la nostra attività per non essere dimenticati, ma occorre rivedere quei post o elementi che potrebbero essere fuori luoghi o inutili dato il momento che stiamo vivendo. Altra cosa utile è informare gli utenti su cambiamenti di orari, chiusure e precauzioni prese in questa fase di emergenza.La sicurezza prima di tutto, la gente apprezzerà!

2. Evitare l’ironia a tutti i costi

Siamo d’accordo sul fatto che ironizzare sia un modo per esorcizzare e combattere la paura ma, se esacerbata, potrebbe diventare di cattivo gusto e infastidire la sensibilità delle persone. Quindi, evitiamo i contenuti troppo ironici sulla questione, privilegiando consigli utili per sconfiggere il panico e gestire la situazione nel migliore dei modi.

3. Analizzare le campagne pubblicitarie attive

Occorre capire quali programmi e attività sia più utile continuare e quali mettere in pausa. Ovviamente, quelle attività che sono meno importanti e trascurabili al momenti possono passare in secondo piano, ancor di più se potrebbero andare a scontrarsi con il periodo e con le norme da seguire in questo momento di restrizioni.

4. Aiutare la nostra comunità

Pensiamo a cosa potremmo fare, attraverso i Social, con la nostra comunità! Possiamo infatti sensibilizzare la gente grazie anche alle nostre competenze e conoscenze, utilizzandole per suggerire e raccomandare i giusti comportamenti da seguire.

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Possiamo impiegare i nostri servizi e i nostri prodotti per fare del bene a tutti.
È importante quindi garantire attraverso i Social Media, la continuità delle nostre attività a patto che i contenuti siano rispettosi della situazione che stiamo vivendo. Dare vita a una serie di campagne di comunicazione mirate a supportare le proprie iniziative e il coinvolgimento di tutto il network aziendale (clienti, collaboratori e colleghi).

Utilizzando i Social in questo modo la nostra attività potrà sopravvivere a questa crisi che interessa tutti i settori e potrà anche essere d’aiuto e vetrina di buona condotta, affermandone l’immagine e la buona reputazione.
Quando tutto sarà finalmente terminato, potremo ricominciare con le attività che da sempre abbiano condotto nella normalità, ma con un qualcosa in più: di fronte alla crisi e ai cambiamenti della nostra società, chi si attrezza per tempo continua a vincere!

Facebook e le Associazioni No Profit

Le Associazioni No Profit svolgono attività utili a livello sociale e, di conseguenza, hanno bisogno di un elevato consenso del proprio pubblico. Al fine di divulgare gli obiettivi e far conoscere alle persone gli scopi dell’associazione, è necessario un approccio preciso anche per quanto riguarda il digital. Senza dubbio il primo passo per una strategia di digital marketing è quello di ottimizzare le risorse del web, ad esempio Facebook.

Pagina Facebook verificata

Una Fan Page deve essere innanzitutto essere verificata, ovvero ottenere il bollino di certificazione accanto al nome. In questo modo darà in primis l’idea all’utente che si tratta di una comunicazione ufficiale e, secondariamente, apparirà più facilmente nella barra di ricerca!

pagina facebook verificata 2 Facebook e le Associazioni No Profit

Come strutturare la pagina: qualche consiglio

La Pagina Facebook Associativa dovrebbe sicuramente avere come immagine del profilo il Logo dell’Associazione/Cooperativa. E’ fondamentale che il Logo abbia una buona qualità grafica perché si tratta di un’immagine che identificherà la realtà dell’Associazione e l’identità della stessa.

Come immagine di copertina, invece, è consigliabile l’utilizzo di una grafica che promuovi il prossimo evento/progetto o un modo per augurare a chi vi segue gli auguri per una particolare occasione, ad esempio le festività Natalizie. In questo modo si andrà creare una sorta di comunicazione dinamica tra la pagina e il pubblico. E’ consigliare aggiornare l’immagine di copertina 5/6 volte nel corso di un anno.

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Cosa condividere sulla pagina?

Anche per una realtà No Profit è molto importare stilare un piano editoriale per distribuire e organizzare i contenuti da pubblicare. Tendenzialmente, un buon piano editoriale dovrebbe prevedere tre pubblicazioni e settimana nei quali alternare contenuti relativi alle competenze riguardanti l’Associazione, alla promozione degli eventi e alla pubblicizzazione di progetti e, cosa più importante, raccontare la quotidianità della realtà dell’associazione attraverso uno Storytelling, magari veicolato da foto e video.

Questo è uno dei tanti esempi delle infinite possibilità che il web offre!

Lavorare in spiaggia? Ecco le migliori 7 app

Hai deciso di concederti un weekend un po’ più lungo del solito e di goderti qualche momento di svago ma non puoi abbandonare completamente il lavoro lasciato in ufficio? Vorresti lavorare in smart working ma non sai quali strumenti usare?

AdobeStock 184495841 Lavorare in spiaggia? Ecco le migliori 7 app

Per un professionista del digitale questo si traduce nella necessità di avere a portata di mano degli strumenti e delle app che gli permettano di non trascurare gli impegni lavorativi e di intervenire a distanza in caso di necessità: una giusta combinazione di applicazioni da avere su smartphone e tablet che può renderti la vita più semplice senza costringerti a stare alla scrivania per qualche giorno!

Scopriamo insieme le migliori 5 app da utilizzare in smart working!

1. HootSuite Mobile

Devi effettuare una modifica lampo su un post da pubblicare su un social network? HootSuite Mobile è l’ideale per la gestione dei social! Puoi programmare i contenuti da pubblicare, approvare i post dei componenti del tuo team, pianificare pubblicazioni anche da sotto l’ombrellone!

2. PhotoDirector 

PhotoDirector è uno strumento di ritocco che ti offre la possibilità di apportare modifiche alle tue fotografie in pochi secondi e rimuovere oggetti indesiderati dalle tue immagini! E’ semplice e veloce da utilizzare e utile soprattutto per la pubblicazione su Instagram.

3. WiFi Map

Quando non sei in ufficio e puoi utilizzare il tuo tablet o il tuo smartphone per lavorare, ciò che è importante è non rimanere senza connessione internet. Avrai sicuramente necessità di scaricare immagini, file di testo, file multimediali, dati e non puoi permetterti di finire il tuo 4G fuori dal tuo ufficio! WiFi Map ti permette di trovare il WiFi gratuito più vicino a te!
Ti consente di scegliere tra gli oltre 100 milioni di hotspot gratuiti in tutto il mondo, fornendoti password e velocità di download / upload inviate dagli utenti.

4. Shotcut

Shotcut è tra i migliori strumenti per creare o modificare video aggiungendo effetti, immagini, porzioni di testo, didascalie. Supporta molti formati audio e video. I numerosi filtri disponibili permettono di elaborare sequenze video con una vasta scelta di possibilità. Inoltre sono disponibili numerose transazioni e un apposito filtro per la gestione dei titoli! 

5. Microsoft 365

Microsoft 365 invece ha dimostrato, soprattutto negli ultimi anni, di essere tra i migliori strumenti di lavoro per i team a distanza. Viene definita come una piattaforma di produttività basata sul cloud. Noi di Stilverso ci troviamo così bene con questo servizio che siamo diventati Partner Microsoft, ma cosa significa? Se hai un’azienda e vuoi cambiare le modalità con cui lavorano i tuoi dipendenti, puoi rivolgerti a noi. Il nostro supporto tecnico non si limita alla migrazione verso le piattaforme Microsoft 365, bensì guidiamo i nostri clienti nella creazione di un moderno ambiente di smart working sicuro ed altamente produttivo, oltre ad essere efficiente sotto il punto di vista dei costi. Se vuoi avere anche tu questo strumento utile e innovativo, contattaci o compila il form!

6. Canva

Se vuoi modificare foto aggiungendo testo, adesivi, cornici ed effetti e avere a disposizione una raccolta di immagini gratuite e a pagamento, sicuramente non potrai fare a meno di Canva: un’app che offre anche modelli già pre-progettati con font e layout già scelti che ti permettono di risparmiare tempo! Inizialmente era prettamente un’app di editing fotografico ma ora, con gli ultimi aggiornamenti, mette a disposizione anche modelli predefiniti di presentazioni, documenti, post e video Instagram e Facebook. 

7. Google Drive

Quando lavori in smart working o fuori sede dall’ufficio, Google Drive può diventare un tuo buon alleato. Soprattutto se fai parte di un team e hai bisogno di condividere file e renderli facilmente accessibili in un unico posto, questo strumento permette di usare uno spazio condiviso in cui caricare i propri file. E’ una delle piattaforme di archiviazione cloud più generose, offrendo 15 GB di spazio gratuitamente.

AdobeStock 231658961 Lavorare in spiaggia? Ecco le migliori 7 app

Insomma, se stai preparando la valigia per il tuo weekend in spiaggia, prendi appunti!!!

Social selling: qualche consiglio

I messaggi commerciali diretti forniti dalle aziende al proprio pubblico, ormai, non hanno più la stessa efficacia di prima! Quello che oggi maggiormente conta nel processo di vendita è senza dubbio il rapporto che le aziende riescono a costruire con i loro potenziali clienti! Essere esclusivamente un venditore e proporre solo i prodotti della propria azienda non funziona più: bisogna fornire contenuti, valori, dare consigli e segnalare ricerche che interessano al pubblico! Come farlo? Sicuramente i social network si stanno rivelando un ottimo strumento per conquistare la fiducia dei potenziali clienti, capire cosa desiderano, interagire con loro, mostrarsi disponibili alle loro richieste e, solo successivamente, iniziare il processo di vendita!

Che cos’è il social selling?

Le aziende e i professionisti utilizzano le piattaforme dei social network per raggiungere gli obiettivi di vendita prefissati e lo fanno attraverso la realizzazione di contenuti che suscitano l’interesse degli utenti: informazioni utili, approfondimenti, tutto ciò che permette di instaurare rapporti di fiducia che si tradurranno in rapporti di vendita/acquisto. Il social selling, dunque, non è altro che questo: attrarre gli utenti e trasformarli in clienti!

AdobeStock 328468573 Social selling: qualche consiglio

Qualche consiglio per un social selling efficace!

  • Presenza costante e ascolto: essere sempre a disposizione di coloro che potranno rivelarsi i vostri clienti è fondamentale! La tempestività nel rispondere a dubbi e richieste è estremamente apprezzata dagli utenti. Attivate le notifiche sui post e i contenuti che pubblicate e intervenite in caso di necessità fornendo risposte alle loro domande!
  • Curare i profili Social: è implicito che il vostro profilo debba essere aggiornato e curato per catturare l’attenzione degli utenti! Non esitate ad ottimizzarlo inserendo informazioni aggiuntive utili a farvi conoscere!
  • Far parte di gruppi o fanbase: non sottovalutate questo aspetto! Le discussioni e i dibattiti sui prodotti e i servizi che interessano agli utenti si verificano propri lì! Inseritevi nelle community per monitorare le esigenze del pubblico!
  • Costruire relazioni: commentate, condividete, taggate, seguite i profili social con i vostri interessi e alimentate discussioni per far capire di essere sempre attenti e presenti!
AdobeStock 396529576 Social selling: qualche consiglio

Content marketing strategico?
I video in prima posizione

Negli ultimi anni i video hanno assunto sempre più importanza, diventando un valido strumento per lanciare campagne virali di successo. Alla base del boom dei video sul web c’è sicuramente una ragione pratica: oggi caricare video è molto più semplice, anche da mobile, rispetto al passato e il coinvolgimento dell’audience è sorprendente!

Catturare l’attenzione degli utenti

Teniamo presente che l’utente avvia un video solo se veramente interessato al suo contenuto. In caso contrario, scorre velocemente la pagina ignorandolo. Ma quali sono gli elementi che spingono il pubblico a cliccare “play” su un video?

Sicuramente il primo fattore è il mittente, ovvero la persona dalla quale veniamo a conoscere il video: più il legame con questa persone è stretto e basato sulla fiducia, più aumentano le possibilità che il video sia guardato. La stessa cosa accade quando si tratta di un’azienda: se
le aziende rinomate e conosciute come leader in un settore pubblicano un video, probabilmente gli utenti saranno tentati a visualizzarlo.

Un altro elemento importante per suscitare curiosità negli utenti è sicuramente l’immagine di anteprima del video. Scegliete l’anteprima migliore che invogli ad aprire il video!

Un ulteriore elemento da tenere in considerazione è il numero delle visualizzazioni e delle condivisioni: più è alto il numero delle persone che hanno visualizzato e condiviso un contenuto, maggiori saranno le probabilità di incuriosire nuovi utenti!

AdobeStock 388179853 1 Content marketing strategico? <br>I video in prima posizione

Dopo aver convinto l’utente a visualizzare il contenuto, è necessario che rimanga soddisfatto della visione e, per far questo, è utile seguire alcune regole nella realizzazione del video:

  • realizzate una storia accattivante: la storia raccontata nel video è l’elemento più importante, spesso più del prodotto stesso che può in alcuni casi passare in secondo piano
  • l’importanza dei primi 5 secondi: per assicurarvi che l’utente completi la visione del video, concentratevi sui primi 5 secondi! Sono fondamentali!
  • fate storytelling emozionale: appassionate, raccontate e suscitate emozioni con alternanza tra momenti divertenti e malinconici!
  • effetto sorpresa ma senza esagerare: l’elemento della sorpresa è fondamentale nello storytelling del video ma non deve essere confuso con l’effetto choc che porterebbe ad abbandonare la visione.
  • call to action: non dimenticate di invitare l’utente all’azione o creare un bellissimo video potrebbe rivelarsi inutile!

Misurare l’efficacia di un video

Quali sono i criteri per misurare l’efficacia di un video? Senza dubbi ce ne sono diversi ma c’è una metrica che non cambia: il tempo di visione che ci mostra la capacità del video di mantenere alta l’attenzione durante la riproduzione! Il numero di visualizzazioni è un debole indicatore del successo, quello che conta è misurare il coinvolgimento, la risposta del pubblico.

AdobeStock 479655925 Content marketing strategico? <br>I video in prima posizione

Tipologie di video

Quali tipi di filmato produrre? Eccone alcune tipologie:

  • tutorial: video che mostrano al pubblico come fare qualcosa;
  • video promozionali: brevi video che promuovono prodotti o eventi;
  • documentari sul vostro brand: un video che metta in mostra la storia del vostro brand;
  • studi e testimonianze: video che hanno come protagonisti i vostri utenti che spieghino in prima persona come i vostri prodotti potranno aiutarli;
  • “dietro le quinte”: video che portano il pubblico nel backstage della vostra attività;
  • video di eventi: video di eventi legati al vostro business o all’interesse dei vostri utenti.

I video, dunque, costituiscono davvero un potenziale per il digital marketing delle aziende: creatività, strategia e impatto emotivo sono essenziali per farsi conoscere!