Il marketing digitale si evolve ad un ritmo differente da qualsiasi altro settore.
Solo nel corso dell’anno passato abbiamo visto cambiamenti radicali in tutto, dalla pubblicità online al web design dei siti web.
Quali tendenze ci aspettano per il web marketing del 2016?

1) Ci saranno più siti web di tipo responsive

Un sito di tipo responsive è uno che si regola in base alla larghezza del browser, rendendo l’esperienza di visione ottimale per qualsiasi dispositivo. La tecnologia cambia continuamente il mondo del marketing. Nel 2015 Google ha annunciato che il traffico da mobile ha superato il traffico da desktop in 10 paesi diversi, ma è stato anche l’anno in cui è stato rilasciato l’aggiornamento dell’algoritmo Mobilegeddon che premia i siti “mobile-friendly”. E a quanto sembra anche un sito mobile senza alcuna controparte desktop è perfettamente accettabile da Google.

2) La SEO continuerà a orientarsi verso il marketing dei contenuti

La Search Engine Optimization non è morta, è solo cresciuta. Quello che una volta era visto come una misteriosa pratica manipolativa si sta evolvendo in quello che molti chiamano “Content Marketing”. Questo perché gli algoritmi dei motori di ricerca diventano sempre più avanzati e in grado di filtrare ciò che è effettivamente utile per l’utente finale con il contenuto che invece sta cercando di ingannare il sistema.

3) Il video diventerà una piattaforma di contenuti molto più estesa

Nel 2015 YouTube ha continuato a dominare il web: il video ha dimostrato di essere un giocatore chiave in una strategia basata sui contenuti. Il contenuto in “forma lunga”, come il blogging, avrà sempre il suo posto come efficace mezzo di marketing ma il video in “forma breve” è in grado di coinvolgere gli utenti molto più rapidamente. Gli studi effettuati già dimostrano che i visitatori rimangono in media su un sito per due minuti in più se questi ha un video ben visibile.

4) Design e velocità saranno una necessità, non un lusso

Mentre guardiamo il web che matura ci accorgiamo che i siti web a “vincere” non sono solo quelli che forniscono i migliori contenuti ma quelli che forniscono i contenuti nel modo più efficiente possibile. Ciò significa che il modo in cui il sito è stato progettato e quanto velocemente si carica su qualsiasi dispositivo giocano un ruolo chiave in un sistema in cui il visitatore deve potersi evolvere in un lead, in un potenziale cliente (Lead Generation).

5) Il contenuto diventerà più che mai interattivo

Nel 2013 cosa aveva fatto Buzzfeed per diventare uno dei più grandi siti su Internet? Non era stato per i loro titoli o i loro blog post, era stato per i loro quiz! Buzzfeed era stato in grado di prendere la semplice premessa di un quiz della personalità e trasformarlo in un fenomeno virale giocando sull’ego delle persone: ogni volta che qualcuno finiva un quiz era incoraggiato a condividere i risultati, nella condivisione l’utente incoraggiava i propri amici a fare come lui. Questo tipo di contenuti interattivi ha portato un semplice quiz sulle variazioni regionali dell’americano a diventare uno dei post più visitati di sempre del NY Times. Ebbene, questo stile funziona perché coinvolge l’utente in modo tale da rendere la il suo contenuto unico e personale. Nel 2016 vedremo molti più contenuti interattivi, anche grazie ai video (come il video a 360 gradi), alla realtà virtuale e alla pubblicità altamente targetizzata.

6) Il mercato delle app crescerà molto

Google ha reso disponibile l’App Indexing, l’indicizzazione per le app mobile che permette di fare SEO direttamente nelle applicazioni. Questa nuova funzionalità consiste nel modificare il codice dell’app in modo tale che Google sia in grado di leggere l’intero contenuto, indicizzarlo e renderlo visualizzabile nei risultati di ricerca (ovviamente da smartphone). Siamo ancora lontani dal momento in cui le applicazioni potranno sostituire completamente i siti web ma il 2016 sarà di certo un anno cruciale in cui, anche attraverso gli annunci pubblicitari specifici sulle app di Google AdWords, le aziende potranno decidere se beneficiare o meno di ciò che le app possono offrire.