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Lo Smartphone contro tutti

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Qualche giorno fa Repubblica.it ha rimbalzato la news: ormai nel mondo sono cinque miliardi le persone che possiedono un telefonino ma gli smartphone metteranno a segno il sorpasso nel giro dei prossimi mesi. Stando al nuovo rapporto sulla mobilità eseguito dall’azienda Ericsson, le schede Sim associate agli smartphone supereranno per numero quelle relative ai telefoni cellulari classici dal terzo trimestre del 2016. Mentre entro il 2021 le sottoscrizioni associate a smartphone raddoppieranno, passando dagli attuali 3,4 a 6,3 miliardi.

Ma c’è un altro sorpasso già avvenuto, sempre secondo Ericsson, ed è quello tra schermi diversi: gli smartphone infatti battono il televisore come mezzo per guardare video mentre si è in casa. E’ così in tutto il mondo ma riguarda la cosiddetta generazione Y “nativa dello streaming”, nata e cresciuta con la possibilità di vedere online ogni tipo di filmato, film, videoclip musicale e chi ne ha più ne metta! Secondo Ericsson, dal 2011 al 2015 i ragazzi che oggi hanno tra i 16 e i 19 anni hanno dimezzato la fruizione di video in tv, quasi dieci ore, e hanno quasi raddoppiato (+85%) quella da display smartphone, salita a poco più di cinque ore.

Lo Smartphone contro tutti. Qualche giorno fa Repubblica.it ha rimbalzato la news: ormai nel mondo sono cinque miliardi le persone che possiedono un telefonino ma gli smartphone metteranno a segno il sorpasso nel giro dei prossimi mesi. Stando al nuovo rapporto sulla mobilità eseguito dall'azienda Ericsson, le schede Sim associate agli smartphone supereranno per numero quelle relative ai telefoni cellulari classici dal terzo trimestre del 2016. Mentre entro il 2021 le sottoscrizioni associate a smartphone raddoppieranno, passando dagli attuali 3,4 a 6,3 miliardi.

Il wi-fi, facile da intuire, è la prima fonte di connessione a internet per la fruizione di contenuti multimediali sul telefono tra le mura domestiche, ma i teenager italiani usano in modo sempre più frequente anche le reti cellulari, questo anche grazie al proliferare di abbonamenti convenienti.

Una riflessione: Internet of Things

Gli esperti tuttavia dicono che anche gli smartphone verranno a loro volta superati da un’altra tecnologia: Internet of Things, alias gli oggetti interconnessi.

Le stime sulle vendite per l’anno in corso effettuate dalla società di ricerca Gartner confermerebbero che il boom degli smartphone è quasi finito; cause principali di questo sarebbero la saturazione dei mercati più sviluppati e la tendenza a preferire cellulari tradizionali o modelli economici nei mercati in via di sviluppo. Secondo Gartner nel 2016 vedremo per la prima volta una crescita non più a doppia cifra, ma che si attesterà intorno al 7%, ovvero la metà rispetto al +14,5% del 2015. Una tendenza che non stupisce, basti pensare agli Usa dove i telefonini sono stati sorpassati perfino dalle auto per numero di nuove connessioni.

Gli utenti non sostituiscono gli smartphone con la stessa frequenza di un tempo: chi ha uno smartphone di fascia alta tende a tenerlo almeno per due anni e mezzo prima di considerare di cambiarlo. Del resto, quasi ogni anno produttori come Apple o Samsung lanciano sul mercato nuove versioni dei loro smartphone di punta, ma da un punto di vista tecnologico le novità non sono più esponenziali come un tempo e anche il modello “precedente” non diventa spazzatura da un giorno all’altro.

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