Stilverso, Agenzia Web Full-Digital a Torino https://www.stilverso.it Aiutiamo i brand più coraggiosi ad affrontare competitor leggendari Mon, 30 Oct 2023 10:08:27 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.stilverso.it/wp-content/uploads/2018/04/apple-touch-icon-180x180-150x150.pngStilverso, Agenzia Web Full-Digital a Torinohttps://www.stilverso.it 32 32 E-mail automation, come ti aiuta a far crescere il tuo business?https://www.stilverso.it/blog-agenzia-di-digital-marketing/e-mail-automation-come-ti-aiuta-a-potenziare-la-tua-comunicazione/ Thu, 01 Jun 2023 16:30:12 +0000 https://www.stilverso.it/?p=11399 Nel mondo del marketing, l’e-mail automation è un potente strumento per ottenere il massimo dal tuo business, specialmente nell’ambito dell’e-commerce. L’e-mail automation consiste nell’automatizzare le comunicazioni via e-mail utilizzando software e strumenti specifici, consentendo alle aziende di inviare messaggi personalizzati, pertinenti e tempestivi ai loro destinatari, in base a criteri predefiniti.

Le e-mail automatiche sono dei veri e propri gioielli per le strategie di digital marketing, perché permettono di semplificare e migliorare il processo di comunicazione con i clienti, garantendo una customer experience ottimale e ottimizzando allo stesso tempo le proprie risorse.

È assurdo pensare di scrivere manualmente un messaggio di benvenuto ad ogni persona che decide di iscriversi al tuo sito. Insomma, in questa specifica circostanza, il contenuto dell’e-mail da inviare sarà sempre lo stesso. Cambierà giusto il nome del destinatario nella prima riga del testo. Allo stesso modo, quando un utente effettua un acquisto, l’e-mail di risposta sarà sempre identica per ogni utente: confermerà sempre il buon esito del procedimento di acquisto e ringrazierà l’utente per aver scelto la tua azienda. 

L’efficienza dell’e-mail automation sta proprio in questo. Scriviamo un’e-mail matrice per ogni circostanza (dare il benvenuto, confermare l’acquisto, informare circa una promozione, ecc.) in modo che quando questa si verifica, il nostro tool di e-mail marketing invierà l’e-mail predefinita all’utente giusto nel momento giusto, tutto senza sforzo da parte tua.

Una volta creata questa e-mail, o questa sequenza di e-mail, il sistema lavorerà al posto tuo, consentendoti quindi di concentrarti su altri aspetti del tuo business. 

Questo è il motivo per il quale l’avvento delle e-mail automatiche ha rivoluzionato la comunicazione aziendale, perché consente alle aziende di automatizzare il processo di risposta, permettendo loro di risparmiare tempo prezioso, esonerando dalla necessità di rispondere manualmente a ogni singolo messaggio, riducendo gli errori umani e l’onere di dover scrivere la stessa risposta ripetutamente. Inoltre, garantisce tempestività alla risposta, migliorando l’esperienza del cliente e dimostrando professionalità da parte dell’azienda. 

Tuttavia, è fondamentale fare attenzione a non abusarne. Invadere le caselle di posta dei tuoi clienti con messaggi non pertinenti o eccessivi può danneggiare la tua reputazione e portare ad un alto tasso di disiscrizione. È importante trovare un equilibrio tra l’automazione e la personalizzazione delle tue comunicazioni, offrendo contenuti rilevanti e di valore per i destinatari.

E-mail automation, come ti aiuta a far crescere il tuo business?. Nel mondo del marketing, l'e-mail automation è un potente strumento per ottenere il massimo dal tuo business, specialmente nell’ambito dell’e-commerce. L'e-mail automation consiste nell'automatizzare le comunicazioni via e-mail utilizzando software e strumenti specifici, consentendo alle aziende di inviare messaggi personalizzati, pertinenti e tempestivi ai loro destinatari, in base a criteri predefiniti.

Sfrutta il potere dell’e-mail automation: i dati statistici confermano la sua efficacia

L’automazione delle e-mail è una strategia di marketing che può portare a risultati notevoli, ed esistono numerosi dati statistici che confermano la sua efficacia.

  • Aumento del tasso di apertura. Secondo il rapporto “E-mail Marketing Benchmarks” di GetResponse, le campagne di e-mail automation tendono ad avere tassi di apertura superiori rispetto alle e-mail tradizionali. Le e-mail automatiche inviate in base al comportamento dei destinatari, infatti, possono aumentare il tasso di apertura del 70,5%.
  • Aumento del tasso di clic. Le e-mail automatiche possono generare un aumento significativo dei clic. Secondo una ricerca di Epsilon, le e-mail automatiche hanno un tasso di clic medio del 119% in più rispetto alle e-mail tradizionali. 
  • Conversioni e revenue. Secondo una ricerca di Experian, le e-mail automatiche possono avere un tasso di conversione del 50% più alto rispetto alle e-mail inviate manualmente. Inoltre, il rapporto “DMA Marketer E-mail Tracker” rivela che il 59% dei marketer ritiene che le e-mail automatiche generino il 20% del loro revenue. 
  • Miglioramento del coinvolgimento del cliente. Gli automatismi consentono di coinvolgere i clienti in modo più efficace. Un rapporto di MarketingSherpa afferma che l’invio di e-mail automatiche mirate e personalizzate genera un aumento del coinvolgimento del cliente del 74%. 
  • Riduzione delle disiscrizioni. Secondo il rapporto “DMA Marketer E-mail Tracker”, le e-mail automatiche hanno un tasso di disiscrizione inferiore rispetto alle e-mail tradizionali, il che indica che i destinatari sono più interessati a riceverle. 
  • Personalizzazione. L’automazione delle e-mail consente una maggiore personalizzazione, il che può portare a risultati migliori. Secondo un rapporto di Epsilon, l’82% dei consumatori afferma di essere più propenso ad aprire le e-mail personalizzate. 
  • Risparmio di tempo. L’automazione delle e-mail riduce notevolmente il tempo necessario per inviare e-mail manuali, consentendo ai marketer di concentrarsi su altre attività. 
  • Sequenze di e-mail. L’invio di sequenze di e-mail automatiche in base al comportamento del destinatario può aiutare a guidare i lead attraverso il funnel di vendita. Secondo un rapporto di Lenskold Group, le sequenze di e-mail sono utilizzate da oltre il 50% dei marketer per il lead nurturing.
E-mail automation, come ti aiuta a far crescere il tuo business?. Nel mondo del marketing, l'e-mail automation è un potente strumento per ottenere il massimo dal tuo business, specialmente nell’ambito dell’e-commerce. L'e-mail automation consiste nell'automatizzare le comunicazioni via e-mail utilizzando software e strumenti specifici, consentendo alle aziende di inviare messaggi personalizzati, pertinenti e tempestivi ai loro destinatari, in base a criteri predefiniti.

Esplora le diverse tipologie di e-mail automation

L’e-mail marketing offre diverse tipologie di automazione, le quali possono adattarsi alle tue esigenze specifiche.

Ecco alcune tipologie che puoi considerare:

  • E-mail di benvenuto ai nuovi clienti: una calda accoglienza per dare il benvenuto ai nuovi clienti o iscritti. Possono contenere informazioni utili sulle modalità di utilizzo del prodotto o del servizio, è il primo passo per creare un legame con il cliente.
  • E-mail di follow-up: questa tipologia di e-mail viene inviata per rafforzare il coinvolgimento del destinatario dopo un’azione specifica, come un acquisto o un download.  
  • E-mail di promozioni: vengono inviate per condividere promozioni speciali, sconti, nuovi prodotti o aggiornamenti aziendali con i clienti.  
  • E-mail di recupero carrello: inviate a coloro che hanno abbandonato il carrello senza completare l’acquisto per incoraggiarli a concludere l’ordine. 
  • E-mail di compleanno o anniversario: inviate per celebrare il compleanno dei clienti o anniversari speciali, offrendo loro sconti o regali personalizzati. 
  • E-mail di post-vendita: utilizzate per fornire assistenza, raccogliere feedback e incoraggiare la fidelizzazione del cliente dopo l’acquisto.
  • E-mail di conferma ricezione: queste e-mail vengono inviate automaticamente per confermare la ricezione di un’e-mail o di una richiesta inviata da qualcuno. Possono essere utilizzate per garantire che l’utente abbia la certezza che il suo messaggio sia stato ricevuto e sia in attesa di essere elaborato. 
  • E-mail di pagamento o fatturazione: queste e-mail vengono inviate per informare i clienti sui pagamenti effettuati o per inviare fatture elettroniche. Possono includere dettagli sui pagamenti effettuati, scadenze e informazioni per il pagamento.
  • E-mail di conferma degli ordini: queste e-mail vengono inviate per confermare l’avvenuto invio di un ordine e fornire i dettagli relativi all’ordine stesso.  
  • E-mail di rinnovo o scadenza: ricorda ai clienti di rinnovare o estendere abbonamenti o servizi, offrendo vantaggi speciali per motivarli. 
  • E-mail di incentivi per inviti: inviate per offrire sconti o vantaggi speciali ai clienti che invitano amici o conoscenti a utilizzare i tuoi prodotti o servizi.
  • E-mail d’aiuto: inviate per fornire assistenza ai clienti, rispondendo alle domande più frequenti, offrendo suggerimenti o fornendo risorse utili. 
  • Richiesta di feedback e valutazioni: vengono inviate per chiedere ai clienti di fornire un feedback sulla loro esperienza o di valutare un prodotto o un servizio. Possono essere utilizzate per raccogliere informazioni utili per il miglioramento dei processi aziendali.  

L’importanza della segmentazione e del monitoraggio

Una delle chiavi del successo delle e-mail automatiche è la segmentazione accurata del tuo pubblico di destinazione. Invece di inviare le e-mail a tutti indiscriminatamente, è cruciale inviarle sono alle persone interessate per evitare di disturbarle o finire nello spam. Pertanto, è essenziale utilizzare criteri di segmentazione basati sui dati dei clienti, come preferenze, comportamenti di acquisto e demografia per inviare messaggi pertinenti e rilevanti.

L’automazione consente anche di monitorare e analizzare le interazioni con i clienti o i partner commerciali. Attraverso l’utilizzo di strumenti di analisi, le aziende possono ottenere importanti informazioni sulle preferenze e i comportamenti dei destinatari, come il tasso di apertura e-mail, i link cliccati e le azioni intraprese. Questi dati possono essere utilizzati per personalizzare ulteriormente le future comunicazioni, migliorando l’efficacia delle strategie di marketing e di vendita.  

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Strumenti per le e-mail automation

Esistono numerosi tool di e-mail marketing disponibili sul mercato per creare e gestire le tue campagne di e-mail automatiche.

Alcuni dei più noti includono:  

  • Mailchimp: uno dei leader del settore, una piattaforma di e-mail marketing intuitiva e user-friendly che offre una vasta gamma di funzionalità. 
  • Active campaign: offre funzionalità avanzate di automazione del marketing e integrazione con altre piattaforme.  
  • Hubspot: un CRM completo, uno dei migliori strumenti di automazione del marketing disponibili, anche se può essere più costoso rispetto agli altri.  
  • Getresponse: un’opzione versatile che offre una combinazione di e-mail marketing, automazione e funzionalità di creazione di landing page  
  • Brevo: una piattaforma completa che permette di inviare e-mail a contatti illimitati, offrendo anche funzionalità di SMS marketing. 
  • Convertkit: uno strumento specificamente progettato per i creatori di contenuti e gli influencer, che offre funzionalità di automazione e segmentazioni avanzate.
  • Smshosting: un servizio che combina l’invio di e-mail e SMS marketing per raggiungere i clienti su più canali di comunicazione.  

Ricorda che non esiste uno strumento che si adatti a tutti; quindi, è consigliabile provare diversi strumenti per trovare quello più adatto al tuo business. 

In conclusione, l’utilizzo strategico delle e-mail automatiche può aiutarti a conseguire risultati straordinari. I dati statistici dimostrano chiaramente l’efficacia di questa strategia nell’aumentare l’interazione dei clienti, migliorare la conversione e risparmiare tempo prezioso. Se non stai ancora utilizzando l’e-mail automation, è giunto il momento di iniziare e a sfruttare appieno il suo potenziale per il successo del tuo business.

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Prepara le tue campagne di marketing Google Ads per le festività natalizie 2023https://www.stilverso.it/blog-agenzia-di-digital-marketing/ottimizza-le-campagne-google-ads-per-gli-acquisti-di-natale/ https://www.stilverso.it/blog-agenzia-di-digital-marketing/ottimizza-le-campagne-google-ads-per-gli-acquisti-di-natale/#respond Wed, 04 Oct 2023 13:59:01 +0000 https://www.stilverso.it/?p=13357 Ancora una volta, è il momento di prepararsi per un’altra intensa stagione di acquisti natalizi!

Se sei interessato a trarre vantaggio dall’aumento dell’attività dei consumatori durante le festività di Natale, è più importante che mai adattare le tue campagne di marketing alle tendenze stagionali. Se non lo fai, verrai messo in ombra dalla concorrenza o sforerai il tuo budget per la ricerca a pagamento pur non raggiungendo i tuoi obiettivi di conversione.

Durante questo periodo dell’anno, si osserva una concorrenza eccezionalmente agguerrita per la pubblicità su Google Ads e altre piattaforme pubblicitarie come Facebook o Instagram. La posta in gioco è estremamente alta. Solo nel 2021, i consumatori hanno speso per gli acquisti online un totale di 33,9 miliardi di dollari tra il Cyber ​​Monday e le Festività di Natale.

Per ottenere la tua quota di entrate derivanti dagli acquisti, devi ottimizzare le tue campagne per mantenere il tuo brand sotto i riflettori. Ecco alcune funzionalità da sfruttare in Google Ads per rendere la tua campagna pubblicitaria per le festività la più efficace di sempre. Come bonus aggiuntivo, abbiamo inserito una checklist finale per assicurarci che le tue campagne siano pronte per le festività natalizie.

I principali vantaggi delle campagne Performance Max

Le campagne Performance Max di Google, un tipo di campagna di digital marketing relativamente nuovo focalizzato sulla conversione, rappresentano un modo semplice per integrare l’intera gamma di canali nella tua strategia di marketing. Ma cosa significa realmente “Performance Max”?


Secondo lo stesso Google:

“Come nuova generazione di campagne Shopping intelligenti e locali, Performance Max è un nuovo tipo di campagna pubblicitaria basata su obiettivi che ti aiuta ad accedere a tutto l’inventario di Google Ads da un’unica campagna. È progettato per integrare le tue altre campagne e aiutarti a trovare più clienti che convertono su tutti i canali di Google, come YouTube, Display, Ricerca, Discover, Gmail e Maps.”

In altre parole, proprio come Universal Analytics (ora dismesso e sostituito da Google Analytics GA4), le campagne Shopping intelligenti di Google hanno fatto la fine del dodo. Se hai pubblicato queste campagne in passato, le campagne Performance Max colmeranno un buco simile nella tua strategia di marketing. Ma dovrebbero rendere più semplice raggiungere i potenziali acquirenti durante tutto il percorso di esperienza cliente (CX). Naturalmente, Google promette anche che queste campagne forniscano il meglio del loro machine learning e dell’ottimizzazione delle offerte basata sull’intelligenza artificiale.

Campagne Google Ads Performance Max

Annunci Google Ads con il conto alla rovescia

La scarsità, l’urgenza e l’anticipazione sono elementi sempreverdi all’interno del kit di strumenti di marketing digitale, ma sapevi che le tue campagne Google possono appoggiarsi a questi sentimenti con conti alla rovescia dinamici e personalizzabili?

Che tu stia creando interesse tra i clienti prima dell’inizio di un’offerta o ricordando loro che hanno solo un tempo limitato per acquistare, Google Ads offre opzioni per includere conti alla rovescia sia regionali che globali nei tuoi annunci adattabili della rete di ricerca. È possibile configurare queste variazioni in modo che inizino a funzionare un determinato periodo di tempo prima della scadenza del conto alla rovescia (di solito 5 giorni, per impostazione predefinita).

Quindi, ad esempio, potresti usarli per infondere un ulteriore senso di urgenza quando rimangono 24 ore di una vendita di 3 giorni. Se i clienti sanno che uno sconto sta per scadere, saranno particolarmente motivati ​​a fare clic. Meglio ancora, puoi abbinare i conti alla rovescia al tuo testo dell’annuncio per aggiungere un contesto importante (come ristabilire l’importo di un grande sconto) in modo che i clienti sappiano cosa si perdono se aspetteranno oltre.

Adeguamento stagionale della Campagne Google

Nello stesso modo in cui potresti assumere personale extra per tenere conto di una vendita enorme o estendere le tue ore di lavoro fisiche per sfruttare al massimo la fretta pre-festiva, dovresti aggiustare le offerte delle tue campagne Google per tenere conto di picchi di acquisto attesi. È qui che entrano in gioco gli aggiustamenti della stagionalità di Google. Pensa alla funzionalità di aggiustamento della stagionalità di Google come alla pianificazione di una modifica temporanea alla tua strategia di offerta. Google lo definisce come:

“…uno strumento avanzato che può essere utilizzato per informare lo Smart Bidding delle variazioni previste nei tassi di conversione per eventi futuri come promozioni o saldi.”

Nello specifico, questi aggiustamenti della stagionalità sono utilizzati al meglio per eventi brevi con una durata massima di una settimana. Questo perché lo Smart Bidding considera già gli eventi stagionali più lunghi e dovrebbe modificare le tue offerte di conseguenza. Se stai programmando il lancio di una campagna digital marketing orientata alla vendita durante il ponte dell’8 dicembre in occasione della Festa dell’Immacolata Concezione e prevedi che ciò possa influire sui tassi di conversione, è il momento ideale per sfruttare questa funzionalità.

Google ottimizzerà le tue offerte in base al tasso di conversione previsto in modo che le tue campagne possano rimanere competitive durante la corsa del Black Friday e del Cyber ​​Monday. Una volta trascorso il periodo impostato, lo Smart Bidding tornerà alle impostazioni di aggiustamento pre-stagionale.

Prima di popolare le tue campagne con le tue parole chiave, fai riferimento a Google Trends per alcuni nuovi approfondimenti. Dopotutto, anche se alcune parole chiave potrebbero aver portato ottimi risultati in passato, i tuoi dati sono pieni di opportunità di ottimizzazione.

Osserva e confronta il volume delle parole chiave con il rendimento migliore nel tempo. Potresti notare che alcune variazioni delle parole chiave raggiungono il picco durante le festività natalizie. Questi sono quelli su cui dovresti concentrarti o applicare ad altre parole chiave per aumentare il rendimento.

L’aggiunta ai prodotti delle parole chiave relative alle festività può darti un prezioso impulso stagionale. Per esempio: “Offerte del Black Friday per [il tuo prodotto]”. Se utilizzi gli annunci di Google Shopping, utilizza il filtro per restringere i risultati di Google Trends per escludere qualsiasi cosa tranne le ricerche di Google Shopping.

Ciò identificherà le tendenze di ricerca che le persone cercano su Google Shopping, permettendoti di abbinare meglio l’intento di ricerca degli acquirenti e attirare la loro attenzione. Evidenzierà inoltre i termini che hanno maggiori probabilità di far apparire la scheda Google Shopping.

Come ottimizzare le keywords utilizzate negli annunci google ads utilizzando google trends

Per migliorare ulteriormente questo approccio puoi incrociare questi dati con le tendenze geografiche. Identificare le località che hanno un volume di ricerca più elevato per le parole chiave può aiutarti a indirizzare eccessivamente il tuo pubblico ideale e a non sprecare il tuo budget limitato. Visita Google per approfondire le istruzioni su come configurarlo.

Benchmarking dei prezzi

Durante il Black Friday e il Cyber ​​Monday, i clienti cercano le migliori offerte che possono trovare. Questo significa che i tuoi sconti devono essere più vantaggiosi rispetto ai prezzi standard del settore e devono essere competitivi rispetto alle offerte dei tuoi concorrenti.

Buone notizie! Con Google Merchant Center puoi scoprire i benchmark dei prezzi per i prodotti venduti sia da te che dai tuoi concorrenti, invece di fare affidamento su dati storici interni.

Queste informazioni sono estremamente preziose ed è necessario sfruttarle per una strategia di prezzo adeguatamente competitiva. Le tue modifiche non dovrebbero fermarsi qui. Una volta identificati i prodotti a prezzi competitivi, puoi utilizzare queste informazioni anche per modificare la tua strategia di offerta. Prova ad aumentare le offerte per gli articoli più competitivi e a diminuire quelle per quelli meno competitivi.

Naturalmente, nessuno di questi aggiustamenti dovrebbe essere fatto nel vuoto. Tieni sempre a mente i tuoi obiettivi generali. Ad esempio, immagina di avere una presenza consolidata sul mercato e di essere concentrato sulle vendite, se i tuoi obiettivi sono le conversioni e il valore di conversione (e stai utilizzando il monitoraggio delle conversioni), la strategia di offerta automatica “ROAS target” sarebbe la soluzione migliore.

Tuttavia, supponiamo che tu voglia aumentare la notorietà del marchio e superare un concorrente specifico. Vedi l’attenzione durante le festività come un modo per attirare l’interesse degli acquirenti e farli atterrare sul tuo E-commerce. In tal caso, puoi massimizzare le impressioni e superare il dominio del concorrente selezionato utilizzando la strategia di offerta automatica “Quota superamento target”.

Suggerimenti sui prodotti

Se rivendi prodotti di altri marchi, ecco un suggerimento che potresti non conoscere. Puoi sfruttare il rapporto Suggerimenti sui prodotti per identificare i prodotti popolari che al momento non hai in magazzino.

Queste sono opportunità per aumentare ulteriormente la domanda nelle festività e possibilmente anche per superare la concorrenza. Per fare ciò, è necessario condurre questa ricerca almeno un mese o due prima delle vacanze. Ciò ti dà abbastanza tempo per affrontare la logistica dopo aver messo in atto un piano.

Prepara le tue campagne di marketing Google Ads per le festività natalizie 2023. Durante questo periodo dell'anno, si osserva una concorrenza eccezionalmente agguerrita per la pubblicità su Google Ads e altre piattaforme pubblicitarie come Facebook o Instagram. La posta in gioco è estremamente alta. Solo nel 2021, i consumatori hanno speso per gli acquisti online un totale di 33,9 miliardi di dollari tra il Cyber ​​Monday e le Festività di Natale.

Il conto alla rovescia per le vacanze è iniziato

Ti senti pronto per la corsa alle vacanze? O all’improvviso ti sembra che ci sia meno tempo di quanto pensavi per prepararti? Non preoccuparti! Prima di avviare le tue campagne per le festività natalizie, ecco una checklist di marketing digitale da seguire per assicurarti che tutto sia pronto per il successo:

Checklist per le campagne natalizie di Google Ads

Che tu stia utilizzando annunci della rete di ricerca, display, video o per app, utilizza l’elenco di controllo riportato di seguito per assicurarti che la tua campagna sia impostata per la massima resa possibile.

Ricontrolla l’ortografia

Assicurati che le parole chiave e il testo siano ottimizzati e privi di errori. Questa è una delle cose più facili da controllare, ma spesso i brand non la vedono nella fretta del lancio. È fondamentale che il tuo testo sia privo di errori grammaticali e di battitura, non solo per il successo della campagna pubblicitaria, ma per evitare danni all’immagine del tuo brand.

Controlla i feed dei prodotti

Se pubblichi annunci Google Shopping, assicurati di controllare in anticipo il feed dei prodotti e Google Merchant Center. Cerca eventuali errori o messaggi di avviso che devi risolvere. Ciò contribuirà a evitare che il tuo account venga sospeso durante le festività natalizie, quando i tempi di inattività sono più dannosi.

Lasciati aiutare dal machine learning (AI) di Google

Sfrutta appieno i segnali di machine learning di Google per ottimizzare le tue campagne. Sfruttare le strategie di offerta automatizzata (e scegliere gli obiettivi giusti per la tua campagna marketing) è un modo per garantire che le offerte degli annunci rimangano competitive ed efficienti in termini di costi. È anche molto efficiente per indirizzare il pubblico per esempio e quindi misurare le azioni multicanale.

Verifica che la copertura del budget sia sufficiente

Non perdere le opportunità a causa di un budget limitato durante le vacanze. Puoi utilizzare le regole automatizzate di Google Ads per aumentare o diminuire il budget in base alla stagionalità e al rendimento. Gli aggiustamenti non devono durare per sempre, ma dovrebbero essere in atto prima delle fasi cruciali di shopping come la corsa del Black Friday/Cyber ​​Monday.

Vai oltre la strategia del singolo canale

Indipendentemente dal rendimento delle tue campagne su un canale, ci sono sempre più punti di contatto con i clienti nel percorso verso (e dopo) una vendita. Cerca sempre di rimanere competitivo migliorando la tua esperienza utente (UX) e l’indicizzazione sui motori di ricerca (SEO) per integrare le tue campagne a pagamento o sperimentare nuovi canali, comprendendo meglio il comportamento dei tuoi clienti per mantenerli coinvolti.

Espandi la copertura della ricerca

Non dovresti mai fare marketing solo per il tuo singolo target, ma assicurati di includere termini più generici come “saldi del Black Friday”, “offerte del Cyber ​​Monday”, “regali di Natale”, ecc. durante le finestre in cui le persone desiderano spendere. Questi termini ti aiuteranno a catturare gli acquirenti concentrati sulle vacanze alla ricerca di idee, sia all’interno che all’esterno del tuo pubblico consolidato.

Condividi e coordina la strategia di marketing con i negozi fisici

Se stai indirizzando lead verso i tuoi negozi fisici, assicurati di comunicare chiaramente la strategia di marketing in corso e cosa dovrebbero aspettarsi. In questo modo, i tuoi clienti non saranno sorpresi da cambiamenti stagionali degli orari, discrepanze tra le offerte speciali per le vendite online e in negozio, ecc. La tua esperienza in negozio non deve essere identica a quella per la vendita online, ma dovrebbero essere entrambe parte di un unico percorso di shopping senza ambiguità.

Applica gli apprendimenti dell’anno scorso

L’analisi dei dati dell’anno precedente potrebbe rivelare tendenze, cambiamenti nella domanda e altro ancora. Utilizza i dati storici come una risorsa, ma non lasciare che ti limitino. Assicurati di adattarti a ciò che sta accadendo in tempo reale.

Segui questi suggerimenti e lascia che questa sia la tua campagna migliore di sempre!

Se hai bisogno di supporto per assicurarti di adottare la strategia e le tattiche giuste, scopri di più sui nostri servizi di Digital Marketing.

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Google Analytics 4: ecco tutto quello che c’è da sapere per iniziare.https://www.stilverso.it/blog-agenzia-di-digital-marketing/google-analytics-guida-completa/ https://www.stilverso.it/blog-agenzia-di-digital-marketing/google-analytics-guida-completa/#respond Thu, 11 May 2023 11:30:00 +0000 https://www.stilverso.it/?p=11311 Da Universal Analytics (GA3) a Google Analytics 4

Quando si parla di Digital Marketing, Google Analytics è indubbiamente uno strumento fondamentale per il monitoraggio della buona riuscita della propria performance online.  

Google Analytics è una piattaforma web, fornito come servizio gratuito da Google, dove vengono raccolte le analisi e statistiche dei dati riguardanti diverse categorie. Queste categorie, come il traffico, gli utenti e i canali e le pagine, sono il principale soggetto in quanto ne viene studiato il comportamento con l’obiettivo di migliorare l’andamento del business online.  

Attiva dal 2005 con il nome di Universal Analytics con la possibilità di una versione più approfondita a pagamento chiamata Analytics 360, verrà presto consolidata come unica piattaforma sotto il nome di Google Analytics 4, la versione lanciata nel 2020, molto più avanzata e completa.  

Google Analytics 4: ecco tutto quello che c'è da sapere per iniziare.. Quando si parla di Digital Marketing, Google Analytics è indubbiamente uno strumento fondamentale per il monitoraggio della buona riuscita della propria performance online.  

È stato annunciato che Universal Analytics sarà utilizzabile solo fino al 1° luglio 2023, e Analytics 360 fino al 1° ottobre 2023, per cui è vivamente consigliato effettuare già lo spostamento verso GA4. Il primo vantaggio è quello che tutti i dati passati saranno importati verso la nuova piattaforma, e questo risulta molto utile in quanto dopo 6 mesi dalla chiusura di UA i dati non saranno più disponibili.  

L’importante lavoro che Google Analytics fa quotidianamente è collezionare grande quantità di informazioni relative alle azioni che gli utenti fanno quando navigano sulle pagine del sito sottoposti all’analisi. La panoramica riporta dati specifici di diversi aspetti per esempio:  

  • sul pubblico (orario di attività, genere, età),  
  • sulle fonti di acquisizione del traffico (quali canali o query di ricerca indirizzano al sito), 
  • sul comportamento degli utenti (quali sono le pagine di entrata e di uscita, tempo di permanenza su un contenuto),  
  • sulle conversioni (monitoraggio degli obiettivi prescelti, vendite e rendimenti). 
stilverso analisi dati statistiche

Come Funziona Google Analytics?

Ecco alcuni step per iniziare !

  1. Iscrizione: Crea il tuo account compilando le informazioni necessarie nel form 
  1. Configurazione per la raccolta dati: Inserisci i page tag nelle pagine del tuo sito che ti interessa monitorare  
  1. Scegli gli obiettivi da raggiungere  
  1. Esplora i dati che GA4 ti propone  

Funzionalità

Un’importante funzionalità è quella che pone l’attenzione sul pubblico, GA4 infatti permette di classificare non solo i clienti ideali, ma anche conoscere i comportamenti e gli interessi abituali degli attuali clienti. Questi dati sono alla base per la creazione di nuovi contenuti personalizzati. 

Home Page

La pagina iniziale è il primo impatto con la piattaforma in cui è presentata una sintesi generale della valutazione del sito. Ci sono alcuni grafici di riepilogo riguardanti gli utenti in un determinato periodo di tempo es. “ultimi 7 giorni”, e statistiche sull’andamento del sito. Per proseguire ed analizzare dei dati più nello specifico, nella barra degli strumenti a sinistra si trovano altre 3 sezioni Report, Esplora e Pubblicità.  

Report

ISTANTANEA e IN TEMPO REALE

Sono due funzioni personalizzabili, che permettono di avere una visione generale sempre aggiornata del monitoraggio considerando diversi elementi. Tra questi ci sono per esempio le tendenze degli utenti, le pagine con le maggiori visualizzazioni e la provenienza degli utenti, sia dal punto di vista geografico che dal device utilizzato.  

ACQUISIZIONE

È la sezione che permette di confrontare il rendimento dei diversi canali in termini di utenti e sessioni per scoprire da dove proviene il traffico con una maggiore qualità.  
I mezzi indicati sono i seguenti:

Google Analytics 4: ecco tutto quello che c'è da sapere per iniziare.. Quando si parla di Digital Marketing, Google Analytics è indubbiamente uno strumento fondamentale per il monitoraggio della buona riuscita della propria performance online.  
  • Display = sono le visite ottenute grazie al canale degli annunci display. 
  • Direct = sono le visite di utenti che arrivano sul sito digitando direttamente l’indirizzo del sito web nella barra url del browser.
    Questi dati possono anche essere sotto il nome “nessuno” perché appunto non vi è stato un intermediario.  
  • Organic = sono le visite provenienti da utenti che hanno trovato il sito tramite una ricerca organica utilizzando un motore di ricerca, in assenza di annunci pubblicitari.  
  • Paid = sono le visite provenienti da canali a pagamento, che possono essere social, video o di ricerca.  
  • Referral = sono le visite di utenti che hanno cliccato su un link di riferimento presente su un altro sito che non sia un motore di ricerca.  
  • E-mail = è il traffico proveniente da una campagna fatto attraverso l’e-mail marketing.  
  • CPC = è il termine (cost per click) che indica il traffico derivante da annunci di una campagna pubblicitaria effettuata sui motori di ricerca o siti esterni. 

Per individuare le migliori sorgenti da cui proviene il traffico è consigliabile osservare quale combinazione sorgente/mezzo presenta il maggior numero di utenti, ma affinché il traffico possa essere considerato effettivamente di alta qualità l’obiettivo finale è sempre che l’utente interagisca o completi una conversione.  

COINVOLGIMENTO

In questa sezione Google Analytics permette di vedere le effettive interazioni degli utenti in relazione al tempo trascorso sulle pagine del sito web e misurarne l’attività in relazione alle sessioni attive. Queste metriche sono particolarmente utili quando si vuole per esempio creare dei segmenti di pubblico ed effettuare analisi di marketing più dettagliate per ogni schermata e landing page. 

UTENTE

L’ultima sezione presenta in maniera grafica una panoramica delle caratteristiche degli utenti, tra cui appunto i dati demografici in relazione alla provenienza geografica (per stato o per città), al genere (uomo o donna), alle fasce d’età, alla lingua o agli interessi. Un ulteriore distinzione sta nella possibilità di andare a vedere nel dettaglio non solo gli utenti, ma si può effettuare una distinzione anche per i “nuovi utenti” o gli “utenti di ritorno“. 

Come raccoglie i dati Google Analytics?

Google Analytics 4: ecco tutto quello che c'è da sapere per iniziare.. Quando si parla di Digital Marketing, Google Analytics è indubbiamente uno strumento fondamentale per il monitoraggio della buona riuscita della propria performance online.  

Google per raccogliere le informazioni necessarie, per stilare i report dei dati, utilizza dei cookie.  
I cookie sono dei piccoli frammenti di testo che permettono al browser di accedere agli elementi riguardanti il percorso di navigazione effettuato durante la sessione e alcune preferenze, nel rispetto delle norme sulla privacy.
L’approvazione dell’utilizzo di queste componenti permette l’utilizzo delle funzionalità fondamentali del servizio che verrà fornito in seguito, siccome vengono trattati e immagazzinati dati personali e informazioni sulle abitudini e gli interessi dell’utente, i cookie rappresentano un argomento molto delicato.

Con il passaggio da GA3 a GA4 si prevede un focus sull’analisi del comportamento dell’utente e la sua interazione con le pagine del sito web, per cui in futuro si potrebbe prevedere un lento abbandono dei cookie verso un maggiore impiego delle tecnologie dell’intelligenza artificiale.

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A livello normativo a giugno 2021 sono state approvate le
“Linee Guida Cookie e altri strumenti di tracciamento” dal GDPD (Garante per la Protezione dei Dati Personali), dove l’obiettivo è di rafforzare il potere decisionale dell’utente in tema dei propri dati personali durante la navigazione online. Per questo motivo restano obbligatorie alcune azioni per esempio:

  • La necessità del consenso esplicito da parte dell’utente; in caso contrario dovrà comunque essere prevista la possibilità di proseguire la navigazione anche senza essere tracciati. 
  • Lo scroll down (spostamento del cursore lungo la pagina) non rappresenta più una forma di manifestazione del consenso, per cui il banner non deve dissolversi fino all’accettazione o meno dell’utente. 
  • Il cookie wall (un blocco che non permette la visualizzazione del contenuto senza l’accettazione del cookie) viene ritenuto illegittimo, a meno che il titolare non permetta agli utenti l’accesso a contenuti o servizi analoghi in cui non vi è necessità di consenso.  
  • L’utente deve avere la facoltà di aggiornare i propri consensi.  

Per definizione esistono diverse tipologie di cookie: cookie tecnici (necessari) e cookie di profilazione (con fine pubblicitario). Oltre a quelli disposti dal sito proprio chiamati appunto cookie di prima parte, vi è anche la possibilità di cookie di terze parti, per cui i dati possono essere trasmessi a un sito diverso da quello visitato, e proprio qui abbiamo analizzato come e perché Google ha deciso di escludere i cookie terze part, andando a modificare lo scenario della pubblicità online.  

Nel caso specifico di Google Analytics vengono utilizzati dei cookie affinché si possano studiare le statistiche che riguardano l’utilizzo dei siti. Il principale cookie utilizzato è “_ga”, essendo univoco non può essere usato per tracciare l’utente o il browser utilizzato in siti web non correlati e allo stesso tempo permette la distinzione tra due visitatori senza fornire informazioni strettamente personali e sensibili.  

Il vantaggio dei cookie è quello di poter offrire un servizio non solo personalizzato dal lato pubblicitario e per fruire un’esperienza online più semplice e piacevole, ma anche di tutela e monitoraggio della sicurezza dell’identità virtuale dell’utente.  

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La nuova frontiera dell’ADV online: il Programmatichttps://www.stilverso.it/blog-agenzia-di-digital-marketing/la-nuova-frontiera-delladv-online-programmatic/ Fri, 15 Dec 2017 10:44:51 +0000 https://stilverso.it/blog/?p=902 Il Programmatic Advertising, o pubblicità programmatica, consiste  in estrema sintesi – nell’usare le macchine per comprare pubblicità. In sintesi un po’ meno estrema – si tratta di un processo automatizzato e smart di compravendita di spazi pubblicitari basato su piattaforme tecnologiche altamente sofisticate.

L’intero processo – dalla selezione del target fino al pagamento – avviene tramite tali piattaforme. I publisher selezionano gli spazi che vogliono mettere in vendita, immettendo l’inventory all’interno di piattaforme chiamate SSP (Supply Side Platform). Questi spazi pubblicitari possono essere messi all’asta sul cosiddetto open market man mano che si rendono disponibili o venduti tramite private deal (ossia all’interno di accordi privati tra alcuni player selezionati che possono riguardare il prezzo, l’inventory, le aziende coinvolte, ecc.). L’acquisto avviene attraverso le DSP (Demand Side Platform), su cui i Trading Desk caricano le diverse creatività delle campagne e ne specificano le caratteristiche (prezzo, target, posizionamento, ecc.)

Ecco uno schema utile a capire:

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Il contributo umano nella pianificazione media diventa meno rilevante?

Alla base delle strategie di investimento sul Programmatic Adv dovrebbe risiedere la consapevolezza dell’opportunità, attraverso queste piattaforme, di indirizzare la pubblicità su target molto specifici, attraverso l’utilizzo di un mix di dati provenienti da più fonti “data-driven” (propri sistemi di CRM e fonti terze). Diventa centrale il lavoro sui dati, sia delle imprese (che avranno necessità di sviluppare nuove figure professionali, i cosiddetti data scientist), sia da parte di player specializzati, poiché la qualità della base informativa sul target raggiungibile sarà un elemento che determinerà il prezzo (ovvero la disponibilità a pagare di più l’impression). È in queste decisioni che la tecnologia non sostituisce l’intelligenza strategica del marketing man, che dovrà sempre definire chiari obiettivi, individuare il target, progettare creatività coerenti con il proprio messaggio, individuarne il posizionamento più efficace e, soprattutto, monitorare tempestivamente i risultati, così da intervenire rapidamente se necessario.

L’errore da non compiere da parte di chi investe è pensare al Programmatic Advertising come un mero strumento volto a minimizzare il costo per singola impression. Un approccio di questo tipo ne danneggerebbe il valore aggiunto, le agenzie lo sanno bene. Chiedici di più.

La nuova frontiera dell'ADV online: il Programmatic. Il Programmatic Advertising, o pubblicità programmatica, consiste  in estrema sintesi - nell’usare le macchine per comprare pubblicità. In sintesi un po’ meno estrema - si tratta di un processo automatizzato e smart di compravendita di spazi pubblicitari basato su piattaforme tecnologiche altamente sofisticate.

In Italia

Partito in ritardo rispetto agli altri Paesi avanzati, il mercato del Programmatic Advertising sta crescendo in fretta anche nel nostro Paese: a fine 2016 valeva 315 milioni di euro, con una crescita del 35% rispetto al 2015. Si stima che nel 2017 la categoria sia cresciuta del 25% circa, portandosi complessivamente attorno ad un valore di 400 milioni di euro, con un peso sul totale Display superiore al 25% e sul totale Internet advertising superiore al 15%! [dati Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano]

In meno di due anni, il Programmatic Advertising è diventato il centro delle discussioni dell’intera filiera pubblicitaria digitale; questo in Europa, ma anche in Italia sarà così, il 2018 potrebbe diventare un anno cardine a questo proposito.

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La Call To Action: tutto quello che devi saperehttps://www.stilverso.it/blog-agenzia-di-digital-marketing/la-call-to-action-tutto-quello-che-devi-sapere/ Tue, 09 Jul 2019 10:47:43 +0000 https://stilverso.it/?p=3813 Che cos’è una Call To Action efficace? La creazione di contenuti digitali per catturare l’attenzione degli utenti e incitarli a soffermarsi sui nostri siti web può rivelarsi poco utile se questi contenuti non vengono sfruttati nella maniera giusta! Nello specifico, quello che creiamo, come siti web, articoli del blog, pagine del sito, devono quasi tutti contenere uno strumento indispensabile: la Call To Action! (CTA)

La Call To Action: tutto quello che devi sapere. Che cos'è una Call To Action efficace? La creazione di contenuti digitali per catturare l'attenzione degli utenti e incitarli a soffermarsi sui nostri siti web può rivelarsi poco utile se questi contenuti non vengono sfruttati nella maniera giusta! Nello specifico, quello che creiamo, come siti web, articoli del blog, pagine del sito, devono quasi tutti contenere uno strumento indispensabile: la Call To Action! (CTA)

Che cos’è la Call To Action?

La Call To Action, letteralmente “chiamata all’azione” può essere un’immagine, un link, o una parte di testo cliccabile inserito all’interno di una pagina web che invita l’utente a compiere un’azione precisa. Così, dopo aver attirato l’attenzione dell’utente sui nostri siti web, lo invitiamo a compiere un’azione mirata.

Perché le Call To Action sono importanti?

Una chiama all’azione attira gli utenti e li invita ad azioni specifiche. Facciamo un esempio: l’utente effettua una ricerca su Google digitando “Viaggi a Torino” e arriva su un articolo del nostro blog che parla di viaggi a Torino. 

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Alla fine dell’articolo clicca una Call To Action “Scarica la mini guida sulle migliori cose da fare a Torino”; cliccando atterra su una pagina in cui trova un form di contatto, lascia i suoi dati e scarica la mini guida. In questo modo otteniamo due risultati: l’utente è soddisfatto perché riesce a trovare esattamente quello che sta cercando e noi avremo ottenuto informazioni sulla sua persona.

Più semplice è, meglio è

Dobbiamo sempre tenere presente la scarsa attenzione e la pigrizia degli utenti internet: la Call To Action deve essere diretta, chiara e concisa. In particolare, il testo dovrebbe contenere un verbo al modo imperativo accompagnato da un oggetto che rende chiaro l’obiettivo dell’azione: “Scarica la guida”, “Iscriviti al corso”, “Prenota il tuo posto”.

Dove inserirle?

Generalmente, il lettore presta maggiore attenzione ai contenuti inseriti nella fase iniziale o finale dei contenuti.
Per questo motivo, due buone posizioni per inserire le CTA sono la parte iniziale e la parte finale della pagina.

Come creare Call To Action accattivanti?

Per creare CTA che attirino l’attenzione prima di tutto dobbiamo assicurarci che siano chiare e dirette. Secondariamente, bisogna assicurarsi che il testo cliccabili, il bottone o l’immagine utilizzata come Call To Action abbia delle caratteristiche:

  • deve essere distanziato dal resto, in modo da catturare più facilmente l’attenzione dell’utente;
  • di un colore che sia in contrapposizione con lo sfondo e che ispiri fiducia;
  • ottimizzato per la visualizzazione da mobile;
  • deve essere grande ma non troppo.

Le Call To Action rientrano dunque tra gli strumenti “Top” del digital, non farne a meno!

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SEO: Update per il 2023https://www.stilverso.it/blog-agenzia-di-digital-marketing/seo-update-per-il-2023/ https://www.stilverso.it/blog-agenzia-di-digital-marketing/seo-update-per-il-2023/#respond Thu, 11 May 2023 08:01:30 +0000 https://www.stilverso.it/?p=11170 Come le parole chiave influenzano l’ottimizzazione per i motori di ricerca.

La SEO ricopre un ruolo sempre più importante per avere un’ottima strategia di marketing, come abbiamo già parlato nel nostro articolo SEO: che cos’è e come funziona.

Google Trends ci mostra attraverso i dati come nel 2020 parole in generale più cercate in Italia riguardino l’ambito del COVID-19, causato dalla pandemia che ha visto il paese coinvolto per quasi 2 anni, allo stesso modo nella classifica del 2022 i primi posti sono occupati da parole legate alla guerra tra Russia e Ucraina.

L’ottimizzazione per i motori di ricerca è una vetrina fondamentale per raggiungere sempre meglio l’audience con il proprio sito web, per questo motivo Google prevede aggiornamenti costanti in modo da premiare correttamente l’indicizzazione dei contenuti di ricerca al fine di assicurare la soddisfazione dell’utente.   

Su cosa puntare per migliorare la SEO di un sito web.

Parlando di ricerca organica la qualità del contenuto resta il valore predominante su cui il motore di ricerca basa il posizionamento dei siti web pertinenti, il che porta in primo piano per i visitatori il risultato che possa soddisfare al meglio la richiesta effettuata, indipendentemente dal fatto che sia stata fatta della pubblicità. Dunque, la SEO garantisce la visibilità della pagina ad un pubblico mirato e guadagnando posizioni in termini di vantaggio competitivo.

SEO: Update per il 2023. La SEO ricopre un ruolo sempre più importante per avere un'ottima strategia di marketing, come abbiamo già parlato nel nostro articolo SEO: che cos’è e come funziona.   

Anche per il 2023 la qualità si riconferma un valore fondamentale in contrasto all’information overload, ovvero l’enorme quantità di risorse disponibili sul web che possono portare a deviare l’attenzione dell’utente che va alla ricerca di un contenuto pertinente nel minor tempo possibile.

Gli esperti di consulenza SEO intervistati da Search Engine Journal portano alla luce la rilevanza crescente dell’utilizzo del formato video per raggiungere l’interesse degli utenti e il vantaggio di incrementarlo grazie all’interazione, sottolineando come l’esperienza dell’utente sia sempre più orientata verso l’omnicanalità, ovvero la possibilità di fruire il servizio attraverso diversi punti di contatto.   
Per garantire una user experience pienamente soddisfacente e di successo, un punto su cui destinare particolare attenzione è sicuramente il focus sull’usabilità e l’accessibilità del sito stesso, infatti integrando con alcuni piccoli elementi come Alt e Meta tag o font che rendano agevole la fruibilità del sito anche per le persone con disabilità.

SEO: Update per il 2023. La SEO ricopre un ruolo sempre più importante per avere un'ottima strategia di marketing, come abbiamo già parlato nel nostro articolo SEO: che cos’è e come funziona.   

Strumenti innovativi

Il successo è visibile dalla viralità che possono acquisire dei contenuti video specialmente su canali come i social network. Da qui deriva il termine “social signals“, in riferimento ai segnali sociali, ovvero le menzioni e azioni effettuate dagli utenti sui social, che i motori di ricerca prendono in considerazione tra le metriche utili al posizionamento siccome possono portare gli utenti ad avvicinarsi ad un’azienda, per cui rientra nell’ambito della SEO Off-Page.

Dallo sbarco di Chat GPT anche l’intelligenza artificiale prende posizione tra strumenti digitali da applicare per avere risultati sempre più efficienti. Nell’ambito SEO si parla di applicazione dell’AI generativa che partendo da alcune impostazioni di base, come un set di parole chiave, il target e un confronto con i competitor, riesce a produrre un testo in linea con le ottimizzazioni necessarie in ottica di SEO.  

Nonostante la rapidità di esecuzione è sempre consigliata una revisione umana per un controllo degli eventuali errori e per apportare quel tocco di personalizzazione che fa distinguere il brand. Alcuni strumenti per automatizzare la generazione di testo sono per esempio Writesonic e Simplified.

SEO: Update per il 2023. La SEO ricopre un ruolo sempre più importante per avere un'ottima strategia di marketing, come abbiamo già parlato nel nostro articolo SEO: che cos’è e come funziona.   

Tra gli strumenti di monitoraggio non può mancare Google Analytics, il quale, grazie all’analisi dei dati raccolti, permette di comprendere al meglio l’efficacia del lavoro della SEO.   
Stabilendo degli obiettivi, permette di tracciare, e approfondire tramite dati concreti, il comportamento del pubblico e i dati di acquisizione in prospettiva di migliorare le azioni di marketing e SEO.  

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TripAdvisor, mai più senzahttps://www.stilverso.it/blog-agenzia-di-digital-marketing/tripadvisor-mai-piu-senza/ Wed, 08 Jun 2016 11:33:15 +0000 http://stilverso.it/blog/?p=361 TripAdvisor è la piattaforma leader per quanto riguarda la sfera dei contenuti per turisti a livello mondiale: è dunque imperativo esserci per un’attività turistica, cari imprenditori, e raccontarsi periodicamente cercando l’appoggio degli utenti.

Qualsiasi serio piano di marketing online per un business legato al turismo deve affrontare TripAdvisor come obiettivo chiave. Del resto del potere delle recensioni nell’era attuale ne avevamo già parlato nel nostro articolo L’era delle Recensioni facili.

Ma una volta creata la pagina ed “etichettato” il proprio business, è altrettanto importante esserci per interagire con il proprio pubblico. E se anche avete già delle misure in atto per incoraggiare gli ospiti a scrivere recensioni, poi siete sicuri di rispondere sempre e adeguatamente alle recensioni pubblicate? Ebbene, oltre il 70% dei viaggiatori sostiene che le Repliche della direzione influiscono sulla scelta dell’hotel. Perché le Repliche della direzione dimostrano che la struttura ci tiene al feedback e alla soddisfazione degli ospiti.

TripAdvisor, mai più senza. TripAdvisor è la piattaforma leader per quanto riguarda la sfera dei contenuti per turisti a livello mondiale: è dunque imperativo esserci per un'attività turistica, cari imprenditori, e raccontarsi periodicamente cercando l'appoggio degli utenti.

Statistiche in pillole

  • I ricavi dalle prenotazioni di viaggi online provenienti da un dispositivo mobile (smartphone o tablet) nel 2015 hanno oltrepassato il 25 %.
  • Ci sono più di 4 milioni di strutture ricettive ripartite in 42 paesi, ed il 77% degli utenti va alla ricerca di recensioni su alberghi, il 50% su ristoranti, il 44% su attrazioni.
  • Gli hotel con almeno una foto hanno un 225% di probabilità in più di richieste di prenotazione. Gli hotel con più di 100 foto hanno un 238% di probabilità in più di richieste di prenotazione
  • Solo il 27% degli albergatori comunica con i clienti prima del loro arrivo.
  • Il 68% dei viaggiatori inizia la sua ricerca senza una destinazione in mente.

E infine… Lo sapevate che i viaggiatori statunitensi visitano in media 38 portali di viaggi per un periodo di 5 settimane prima di prenotare una vacanza? Nel Regno Unito invece i viaggiatori visitano in media 35 siti di viaggio prima di prenotare, un risultato molto consistente che mostra la sfida che attende tutti gli imprenditori dell’industria del turismo nell’avere un sito dinamico e responsive, con strategie di email marketing e tattiche di remarketing.

Rimanere al centro dei pensieri in un lasso di tempo di 5 settimane è una bella sfida, non credete?

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Data-Drivenhttps://www.stilverso.it/blog-agenzia-di-digital-marketing/data-driven/ Fri, 01 Dec 2017 10:59:35 +0000 https://stilverso.it/blog/?p=895 Non è più la quantità di contatti a fare la differenza ma la tipologia di informazioni raccolte, volte a segmentare i target di pubblico a cui si rivolge la comunicazione in riferimento ai dati ottenuti. Un modo per “coccolare” i propri clienti attraverso strategie mirate sempre più finemente.

Infatti, secondo una delle definizioni più classiche, il marketing è

“quel processo sociale e manageriale diretto a soddisfare bisogni ed esigenze attraverso processi di creazione e scambio di prodotto e valori”.

Per questo si studiano gli orientamenti e i comportamenti dei propri target, per creare un’offerta che corrisponda alle loro richieste. Un concetto ormai consolidato, sul quale si sono sviluppati centinaia di nuovi software & tools di analisi, i quali hanno in breve tempo letteralmente rivoluzionato il modo in cui il marketing agisce.

Oggi parliamo del cosiddetto Data-Driven Marketing e delle sue strategie che coinvolgono ogni fase del processo, dalla creazione alla distribuzione del messaggio pubblicitario, fino alla raccolta dei dati (ultimo e primo step).

stilverso data-driven

Ma quali dati ci servono per conoscere i nostri clienti?

  • Dati demografici, legati al genere, all’età, alla residenza, al lavoro, allo stato civile, al reddito
  • Dati comportamentali, provenienti soprattutto dall’analisi del comportamento sul web, come il tempo di permanenza su un sito, il percorso effettuato, la tipologia dei contenuti più ricercati, le parole chiave più utilizzate, gli interessi dell’utente
  • Dati di interazione con il Brand, come l’iscrizione alla newsletter, la tipologia di prodotti acquistati sul proprio e-commerce, la frequenza di acquisto, la frequenza di visita del punto vendita

La parola chiave dunque è personalizzazione, marketing della personalizzazione: la possibilità di utilizzare i dati a disposizione per inviare messaggi o mostrare contenuti diversi, più adatti e “personalizzati” appunto, a persone diverse, per migliorare l’esperienza dell’utente e offrire proposte più in linea con i loro interessi, precedenti acquisti, ecc. Si tratta di molto più, quindi, che inserire il nome del destinatario in automatico all’interno di un’email o di seguire un utente per mostrargli un articolo contenuto nel suo carrello.

Tutto ciò con l’aiuto dell’automazione dei processi ovviamente. Un esempio? Data-Driven Creativity.

Che ci azzecca la creatività con l’arido mondo dei dati? Non è forse un’arte essenzialmente poetica, frutto dell’estro di singoli individui? Evidentemente no: di data-driven creativity si discute sempre di più, ovvero come possono cambiare i banner pubblicitari e il mestiere dei creativi nell’era dei big data.

Marianna Ghirlanda, Head of Creative Partnerships presso Google Italia, ha dichiarato recentemente:

“Alla base delle strategie di investimento sul Programmatic Advertising dovrebbe risiedere la consapevolezza dell’opportunità, attraverso queste piattaforme, di indirizzare la pubblicità su target molto specifici, grazie all’utilizzo di un mix di dati provenienti da più fonti (propri sistemi di CRM e fonti terze). Diventa quindi centrale il lavoro sui dati poiché la qualità della base informativa sul target raggiungibile sarà un elemento che determinerà il prezzo (ovvero la disponibilità a pagare di più la specifica impression)”

Big Data: è questo il primo pilastro su cui sta crescendo il “programmatic”, in linea e in sinergia con un altro paradigma data-driven o data-centered: quello IoT.

Concludendo, in cosa consiste la “genialità”? Risiede nella possibilità di fare quello che la pubblicità ha sempre voluto e sempre cercato di fare: raggiungere la persona giusta, al momento giusto e con il giusto contenuto. In pratica si sta passando sempre di più dall’acquisto dello spazio all’acquisto mirato dell’audience.

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Confusi? Scriveteci per capire insieme come riuscire a segmentare al meglio il vostro bacino di utenti, la vostra audience.

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Cookie di terze parti: Google dice stophttps://www.stilverso.it/blog-agenzia-di-digital-marketing/cookie-di-terze-parti-google-dice-stop/ Wed, 12 Apr 2023 12:50:49 +0000 https://www.stilverso.it/?p=9204 Pare decisa ormai la tendenza verso un mondo sempre più cookieless ossia senza l’utilizzo di cookie di terze parti. Negli ultimi anni infatti i consumatori hanno iniziato a prestare sempre più attenzione a come i propri dati vengono utilizzati e il quadro normativo, di conseguenza, si sta adattando e diventando sempre più mirato alla protezione della privacy. Per queste motivazioni anche Google lo scorso 27 luglio, ha annunciato lo stop dei cookie di terze parti per la seconda metà del 2024, prorogando di fatto la scadenza precedentemente comunicata di fine 2023.

Sono dei cookie implementati da siti web su altri siti in modo tale da raccogliere informazioni sulle preferenze degli utenti che visitano quel sito. In poche parole quando visitiamo un sito di qualsiasi tipo che al suo interno contiene bottoni di altri siti come i like di Facebook, questi ultimi, prendendo questo caso d’esempio, raccolgono dati per Facebook. Essenzialmente sono dei frammenti di dati raccolti online che permettono il tracciamento degli utenti sui browser. Vengono considerati poco legali poiché non sono controllabili dall’utente perché difficilmente riconoscibili e lesivi quindi della sua privacy.

La loro cancellazione è stata una brutta notizia per tutti coloro che operano nel mondo del digital marketing e che lo utilizzano da anni come strumento di raccolta dati.

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Il settore della pubblicità online ha preso sicuramente bene la notizia di prorogare le tempistiche della loro cancellazione, ma in realtà questo nuovo tempo concesso deve essere utilizzato dai marketer per testare alternative e implementare soluzioni. Bisogna tenere conto che comunque già ad oggi esistono mercati in cui l’utilizzo di questo tipo di cookie è limitato, come Nord America ed Europa, dove oltre il 50% del consumo dei media su Internet è già contrario e non supporta i cookie di terze parti. 

Per coloro che si occupano di marketing e pubblicità online sarà molto importante fin da subito iniziare a pensare a delle soluzioni alternative per non perdere la metà dell’audience di riferimento. La vera difficoltà non sarà il lancio della campagna, ma il raggiungimento e magari il superamento, dei KPI. Da qui l’importanza di avere del budget riservato ai test pubblicitari. Sperimentare le strategie attuali riconoscendo la massima priorità ai dati di prima parte, consentirà, infatti, agli investitori di scoprire il grande potenziale offerto dal mondo post-cookie. 

L’importante, quindi, è agire adesso. Come? Ve lo spieghiamo noi!

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Testare in ambienti cookieless: come?

Ecco 4 passi cruciali da compiere per testare le campagne pubblicitarie senza i cookie di terze parti:

  1. Identificare l’obiettivo: fissare il risultato finale che si desidera ottenere, come ad esempio, prestazioni simili alle campagne con i cookie di terze parti, permette di mettere in campo le soluzioni più efficaci ed efficienti per il raggiungimento degli obiettivi. 
  2. Definire le metriche: è importante decidere subito se si vogliono misurare nuove audience, diverse creatività o differenti strategie di comunicazione. Dopo di che si procede con l’esecuzione di un primo test, che potrebbe essere di “prospecting” o contestuale, per verificare l’effettivo impatto positivo delle metriche – come il CTR, il CPA, il CPC e ROAS – sugli obiettivi generali dell’azienda. 
  3. Stabilire il budget ideale: non esiste un budget fisso valido per tutti. Una volta confermato, però, bisogna prevedere l’esecuzione del test per almeno 6-8 settimane. Ovviamente, iniziando a testare ora, si ha la possibilità di comprendere il reale budget necessario per il futuro, nonché la portata della reach e della performance delle campagne. 
  4. Coinvolgere i fornitori: confrontarsi con la propria DSP o con il data vendor per capire se sono interessati a testare alternative ai cookie di terze parti o se hanno già programmi di test disponibili, è fondamentale. Se verificate tali possibilità, il marketer potrebbe, infatti, già ritagliare del budget per i test. 

Su Quantcast è presente la Quantcast Platform che dà gli strumenti giusti per rispondere all’imminente evoluzione poiché permette di testare campagne pubblicitarie a prova di futuro e trovare nuove audience anche in ambienti cookieless come Safari e Firefox. Questa soluzione dispone di diverse funzionalità di sperimentazione per eseguire test A/B su nuove audience, creatività e strategie di comunicazione, ma non solo. Consente anche di attivare, trovare e misurare l’audience sia in ambienti che supportano ancora i cookie sia in spazi dell’open internet già cookieless.

Cookie di terze parti: Google dice stop. Pare decisa ormai la tendenza verso un mondo sempre più cookieless ossia senza l'utilizzo di cookie di terze parti. Negli ultimi anni infatti i consumatori hanno iniziato a prestare sempre più attenzione a come i propri dati vengono utilizzati e il quadro normativo, di conseguenza, si sta adattando e diventando sempre più mirato alla protezione della privacy. Per queste motivazioni anche Google lo scorso 27 luglio, ha annunciato lo stop dei cookie di terze parti per la seconda metà del 2024, prorogando di fatto la scadenza precedentemente comunicata di fine 2023.

Per pianificare un futuro senza cookie, bisogna, quindi, raggiungere il giusto equilibrio tra la privacy e la sicurezza necessaria e al tempo stesso offrire un’esperienza utente personalizzata. Ecco perché è necessario esaminare attentamente la situazione per calcolare le spese di marketing con la consapevolezza che nei mesi a venire una parte sostanziale del budget dovrà essere investita nelle alternative ai cookie di terze parti!

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Consumer path: i momenti del consumatore che contanohttps://www.stilverso.it/blog-agenzia-di-digital-marketing/consumer-path-momenti-contano-ora/ Fri, 09 Mar 2018 11:13:09 +0000 https://stilverso.it/blog/?p=958 Lisa Gevelber, Vicepresidente Marketing di @Google, ci offre una panoramica sul tipo di consumatore che si sta profilando dietro i Big data, di cui ovviamente Google è ampiamente in possesso.

Due anni fa, Google ha introdotto il concetto dei momenti che contano. Abbiamo dato un nome a un comportamento che, grazie ai dispositivi mobili, si stava diffondendo sempre più. Gli utenti avevano iniziato a esigere delle risposte immediate nei momenti in cui manifestavano l’intenzione di sapere, andare, fare e comprare. Il concetto dei momenti che contano è riuscito così a cogliere un trend del comportamento dei consumatori che, con larga probabilità, è risultato ancora più tangibile, ricorrente e riconoscibile di quanto i professionisti del marketing avessero potuto sperare.

Adesso, dunque, è più che mai evidente che la centralità dei momenti che contano, tanto per i consumatori quanto per i professionisti del marketing, è più importante che mai. E anzi, i momenti che contano si stanno di fatto moltiplicando: i momenti che contano hanno provocato una sorta di accelerazione delle aspettative dei consumatori in favore di esperienze immediate di tipo “qui e ora”. Non è difficile constatare che gli utenti abbiano già alzato il tiro, aspettandosi continuamente informazioni più utili, più personalizzate e più immediate.

Google ci illustra tre precise caratteristiche del consumatore “sapiens sapiens”:

Il consumatore BEN INFORMATO

Le persone oggi vogliono avere la facoltà di prendere decisioni giuste, più o meno importanti che siano, e ricorrono al proprio telefono per ricevere consigli che li guidino. Un approfondimento sui dati ci illustra meglio la situazione e, vale la pena ripeterlo, questo dato non riguarda semplicemente articoli di un certo rilievo o temi di una certa profondità.

Consumer path: i momenti del consumatore che contano. Lisa Gevelber, Vicepresidente Marketing di @Google, ci offre una panoramica sul tipo di consumatore che si sta profilando dietro i Big data, di cui ovviamente Google è ampiamente in possesso.

Il consumatore PROPRIO QUI

Gli utenti si aspettano esperienze digitali fatte su misura per loro, comprese le esperienze personalizzate in base al luogo in cui si trovano in specifici momenti. Diversi anni fa, i professionisti del marketing potevano soddisfare questo tipo di esigenza basandosi sugli indizi espliciti forniti dagli utenti. Ad esempio, se una persona voleva trovare un ristorante sushi in zona, la sua query di ricerca probabilmente avrebbe incluso il codice di avviamento postale, il nome del quartiere o persino “nelle vicinanze”.

Consumer path: i momenti del consumatore che contano. Lisa Gevelber, Vicepresidente Marketing di @Google, ci offre una panoramica sul tipo di consumatore che si sta profilando dietro i Big data, di cui ovviamente Google è ampiamente in possesso.

Oggi invece ci aspettiamo che i brand raccolgano informazioni contestuali sufficienti a fornire risposte specifiche in base alla località in cui ci troviamo, senza dover cercare nient’altro che un semplice “sushi”.

Insomma, le persone danno per scontato che il loro smartphone sappia dove sono e che, di conseguenza, fornisca informazioni pertinenti.

Il consumatore PROPRIO ORA

Hai mai dovuto prenotare un ristorante o una stanza d’albergo all’ultimo momento? Oppure cercare una farmacia di turno? Le persone ricorrono al loro dispositivo mobile molto più spesso che ad altre fonti per ottenere quello che cercano, assumere decisioni o comprare prodotti di vario genere. E ogni giorno si affidano sempre più al loro smartphone per fare acquisti dell’ultimo momento o prendere decisioni d’impulso.

Consumer path: i momenti del consumatore che contano. Lisa Gevelber, Vicepresidente Marketing di @Google, ci offre una panoramica sul tipo di consumatore che si sta profilando dietro i Big data, di cui ovviamente Google è ampiamente in possesso.

I dispositivi mobili ci rendono più agili: possiamo permetterci di essere organizzati o disorganizzati quanto più ci piace, tanto il nostro smartphone sarà sempre a portata di mano. E pretendiamo che i brand siano in grado di capire e soddisfare le nostre esigenze all’istante.

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